Christos Toumanìdis, Reclusione
LO SPAZIO DEL PASSEUR
Nella passeggiata mattutina ho trovato ad accogliermi una poesia di Christos Toumanìdis, Reclusione, che mi ha portato, a braccetto, fino al suo ultimo distico.
[..]
E non un solo istante
che le mani facciano pace.
Poi, ecco comparire i caratteri del greco, di cui nulla so. Ma sapete, i caratteri scrittorii hanno una loro vitalità, portano in sé la valenza evocativa del segno, sono come quei reperti fossili che il tempo cattura nella materia. Eccoli, sopravanzano in corazza d'ambra
Πού να βρεις μια στιγμή
να συμφιλιώσεις τα χέρια σου;
E subito corro a vedere, nello stesso idioma, come vien scritto il nome del poeta, Χρήστος Τουμανίδης ,e poi il titolo della poesia, Εγκλεισμός .
La mando a Greta e l'amica grecista mi risponde.
«Belli questi versi: letteralmente “dove trovi un istante per riconciliare le tue mani?”.
Arriva forte questa immagine.»
E se questi versi portassero all'Egeo nello scafo creato dal dorso di queste mani? Tra la Scilla e Cariddi dove Giorgio Caproni, nel suo Petrarca, avvortica ai suoi « tra la mano ... / tra la spiga ... / tra la mano e la spiga ... / tra la spiga ... / tra la spiga e la man qual muro è messo? » All'anulare si abbraccia la fede della patria lontana. E ancora alle mani chiedere aiuto e assistenza nel tenersi aggrappati alla zattera stravolta. Non essere neppure Ulisse ma un confine, quello dell'unghia della longa manus.
Persi nei naufragi in mari di illusioni, persi nella presunzione di credere di poter dimenticare, non si concede nemmeno più tempo per guardare alle proprie mani, le loro palme e quei solchi di memoria che raccontano il farsi di una vita. Mani, mani, mani, quasi a dire dio, dio, dio.
Perché l'affetto è fatto di mani, la paura è fatta di mani, la tristezza è fatta di mani, la luce intensa ha bisogno di mani ... e questa scrittura che si lascia andare al ricordo, in un ritorno che coglie dai prati che attraversa i fiori sponsali del raccoglimento, questa scrittura cosa sarebbe se non ci fossero le mani a condurla al talamo della condivisione?
«... letteralmente “dove trovi un istante per riconciliare le tue mani?”.»
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