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Illustrious Personalities
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Giovanni Giolitti
Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928).
Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato,
fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni (1901-03), presidente del Consiglio (1892-93, a più riprese fino al 1914, 1920-21). Considerato uno tra i maggiori protagonisti della storia unitaria italiana, Giolitti ha dominato la scena politica nel primo quindicennio del Novecento, periodo che è stato definito
"età giolittiana", dando un'impronta liberale alle linee di governo, specie rispetto ai conflitti dei lavoratori.
Utili testimonianze della vita e dell'attività politica sono:
Memorie della mia vita, Milano 1922;
Discorsi extraparlamentari, a cura di N. Valeri, Torino 1952;
Discorsi parlamentari, a cura di S. Furlani, Roma 1953-56;
Dalle carte di Giovanni Giolitti. Quarant'anni di vita politica,
a cura di P. D'Angiolini - G. Carocci - C. Pavone, Milano 1962.
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Fonte: Enciclopedia Treccani
http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-giolitti/
http://www.giovannigiolitti.eu/in_evidenza.html
http://www.giovannigiolitti.eu/Indice_note.html
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Luigi Einaudi
Presidente emerito della Repubblica italiana
È nato a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874.
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Laureato in giurisprudenza a 21 anni . E' stato redattore de "La Stampa" di Torino e del "Corriere della Sera" di Milano fino al 1926.
E' stato corrispondente finanziario ed economico del settimanale "The Economist". Ha diretto la rivista "La Riforma Sociale" dal 1900 al 1935 e la "Rivista di Storia Economica" dal 1936 al 1943.
Ha occupato la cattedra di Scienza delle finanze all'Università di Torino con l'incarico di Legislazione industriale ed economica politica di quel Politecnico, e di Scienza della finanze all'Università Bocconi di Milano.
E' eletto Presidente della Repubblica l'11 maggio 1948.
E' divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. Tra le opere pubblicate dopo la fine del mandato presidenziale si ricorda in particolare:
"Lo Scrittoio del Presidente".
Fonte: Presidenza della Repubblica www.quirinale.it
http://presidenti.quirinale.it/Einaudi/ein-biografia.htm
Dante Livio Bianco
Avvocato e partigiano, nato a Carines (Francia) il 19 maggio 1909 da Gioacchino e da Prosperina Sartore, originari di Valdieri (Cuneo), fece i primi studi a Cuneo. All'università di Torino (dove frequentò la facoltà di giurisprudenza), attraverso l'insegnamento di maestri come F. Ruffini, L. Einaudi, G. Solari, consapevolmente
si ricongiunse alla tradizione gobettiana.
Antifascista, fu duramente percosso nella primavera del 1928, in
occasione delle dimostrazioni inscenate nel cortile dell'università contro F. Ruffini, che aveva pronunciato al Senato un discorso di aperta opposizione alla nuova legge elettorale.
Laureatosi col Solari nel 1930, fu attratto e assorbito dalla professione di avvocato, che esercitò a fianco di M. Brosio
(esso pure antifascista "gobettiano"), e dagli studi di diritto processuale civile.
Prese parte , il 31 maggio 1944, a Saretto di Acceglio, all'incontro tra la resistenza italiana e francese per firmare gli accordi
(Patti di Saretto) che sancivano rapporti di solidarietà, intesa, collaborazione e lotta contro la dominazione nazifascista.
http://www.comune.acceglio.cn.it/pagina.asp?id=150
Fonte: Enciclopedia Treccani
http://www.treccani.it/enciclopedia/dante-livio-bianco_(Dizionario-Biografico)/